Genitori e figli

La relazione fra genitori e figli può essere minata da molteplici ostacoli, che possono presentarsi in tutte le fasi della crescita e persino nell’età adulta. Importante sottolineare, intanto, che educare un figlio non significa imporgli norme e nozioni da apprendere, ma riuscire a tirar fuori il suo massimo potenziale, nel rispetto dei suoi limiti e delle sue inclinazioni naturali.
Tutti i genitori vorrebbero crescere bambini sereni e capaci di far fronte alle difficoltà della vita, ma spesso la realtà rende le situazioni molto più complicate da gestire. Ecco che ci troviamo sempre più a che fare con bambini insicuri, fobici, depressi, sovrappeso, o con adolescenti arrabbiati, privi di figure di riferimento e dipendenti da sostanze o da mezzi tecnologici.
In questo quadro così critico, avere gli strumenti e le conoscenze per favorire nei propri figli lo sviluppo di una mente strategica vuol dire riuscire a dar loro un futuro migliore.
Modelli di famiglia disfunzionali e comportamenti problematici:
La Terapia Breve Strategica vede all’origine di molte problematiche del bambino o del ragazzo un copione familiare irrigidito e disfunzionale, che può assumere diverse forme a seconda della modalità prevalente di interazione genitore-figlio.
Vediamo i principali modelli di famiglia:
- Famiglia iperprotettiva
Il genitore aiuta o addirittura si sostituisce al figlio nelle situazioni di
difficoltà che questo può incontrare, con il risultato di renderlo debole e incapace di gestire le sfide esterne.
- Famiglia sacrificante
è il caso di quelle famiglie in cui il genitore si sacrifica in tutto e per tutto per esaudire le aspettative di felicità del figlio, anche andando oltre alle proprie possibilità. La diretta conseguenza di tali sforzi è che non soltanto questi non vengano riconosciuti, ma anche che possano portare il figlio ad approfittarsene e dunque ad impegnarsi poco in prima persona.
- Famiglia delegante
Capita spesso, nelle famiglie allargate, che l’educazione del figlio possa essere co-gestita o addirittura delegata dal genitore ad altri (di solito i nonni, o gli zii), i quali trasmettono valori discordanti o quanto meno differenti da quelli del genitore. Questa commistione di ruoli ben presto arriva a generare confusione nel bambino, al punto da renderlo prima spaesato e poi capace di manipolare le molte figure intorno a lui fino ad ottenere ciò che vuole.
- Famiglia intermittente
Quel modello di famiglia in cui le figure genitoriali si mostrano in maniera intermittente o fredde e distaccate o morbide e valorizzanti, in un momento rigide e squalificanti, poi fin troppo rassicuranti. Queste contraddizioni non possono far altro che generare insicurezze nel modo di pensare e di comportarsi del figlio, il quale farà fatica a costruire un’immagine di sé solida e funzionale.
- Famiglia democratico-permissiva
Il genitore diventa l’amico del figlio fino al punto da abbattere qualunque gerarchia. Non ci sono posizioni rigide da tenere né regole da rispettare. Il rischio è che senza divieti non ci siano neanche limiti da superare. Inoltre, è molto probabile che il figlio cresca senza alcun riferimento e che necessariamente vada in cerca di figure più forti al di fuori della propria famiglia
- Famiglia autoritaria
Al contrario di quanto accade in una famiglia permissiva, qua il ruolo del genitore è fin troppo rigido, talvolta persino privo di affetto e capace di punire duramente ogni trasgressione da parte del figlio alle regole imposte. In questo caso le problematiche derivanti si rispecchiano in due comportamenti opposti: o la completa adesione del figlio alle norme imposte e dunque una mancanza di flessibilità rispetto alle richieste della vita, o al contrario l’eliminazione di qualunque regola da rispettare, fino ad arrivare ad atteggiamenti antisociali.
Intervento Strategico e “terapia Indiretta”
Di fronte a problematiche anche gravi, la terapia breve strategica si pone l’obbiettivo di aiutare i genitori ad aiutare i figli. Si parla di “ terapia indiretta” in quanto, grazie alla supervisione del terapeuta, il genitore viene guidato ad interrompere le dinamiche disfunzionali che mantengono il problema del figlio e ad assumere nuovi comportamenti in grado di sbloccarlo definitivamente.
Conclusione
Le modalità relazionali con cui cresciamo i bambini possono influenzare, se non addirittura determinare, la loro capacità di adattarsi alle richieste e alle sfide della vita. La richiesta di aiuto da parte di un genitore ad un esperto non dovrebbe essere percepita come fallimento, ma come una prova d’amore nei loro confronti.
Non si nasce bravi genitori, ma lo si può diventare cercando di seguire le fondamentali linee guida condivise dai massimi esperti del settore.
Conclusione
Le modalità relazionali con cui cresciamo i bambini possono influenzare, se non addirittura determinare, la loro capacità di adattarsi alle richieste e alle sfide della vita. La richiesta di aiuto da parte di un genitore ad un esperto non dovrebbe essere percepita come fallimento, ma come una prova d’amore nei loro confronti. Non si nasce bravi genitori, ma lo si può diventare cercando di seguire le fondamentali linee guida condivise dai massimi esperti del settore.
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